Quando Emanuela ci ha chiesto di parlare del suo libro era una domenica di febbraio 2023 e mancavano pochi minuti dall’inizio di uno dei corsi del nostro amato Carnevale di Viareggio (perché lì ci siamo conosciuti facendo parte di un gruppo di ballerini impazziti, e più avanti te lo raccontiamo), e non abbiamo avuto dubbi! Abbiamo accettato con il cuore perché nei suoi occhi e nella sua voce abbiamo percepito l’Amore per quello che ha scritto nel suo libro “Una promessa è una promessa”.
Tutta entusiasta ci ha chiesto: “ho scritto un libro, un diario di racconti dei miei viaggi di cammini in giro per il mondo. Vi andrebbe di raccontarlo sul vostro blog una volta pubblicato?”
La risposta è scritta in questo articolo… perché, questo è il caso di dirlo, anche per noi nel nostro piccolo vale lo stesso detto da lei: una promessa è una promessa. 🙂
Di cosa parla il libro “Una promessa è una promessa”?
Emanuela è una donna di parola e quando fa una promessa, la mantiene. Così, quando decide di partire per il cammino da Avilès fino a Santiago, lo fa per onorare un giuramento fatto. Nonostante sia sola, Emanuela sa che non lo è mai realmente, poiché la sua strada interiore è accompagnata dai ricordi e dagli incontri che fa lungo il tragitto.
Durante i dodici giorni di cammino verso Santiago, Emanuela scrive le memorie di questo viaggio, testimoniando la sua esperienza.
Arrivata a Santiago, Emanuela non smette di camminare, diventando una pellegrina delle strade del mondo e della vita.
Anche se una persona cara non c’è più, Emanuela continua a sentirne la presenza accanto a sé, camminando insieme a lei ogni giorno. I suoi pensieri giornalieri vengono condivisi sui social, raccontando i suoi cammini successivi e ispirando chi legge a seguire le proprie promesse e passioni.
Un diario di viaggio che racconta un pezzo di storia di vita fatto di passi, emozioni e riflessioni con sé stessi e con il mondo.
Chi è Emanuela De Luca
Emanuela De Luca è una donna di 57 anni, nata e cresciuta a Viareggio (Lucca). Sposata con Stefano da ben 26 anni, ha due figli, Chiara e Zegeyew. Emanuela lavora come fisioterapista dipendente dell’ASL Toscana nordovest e, da due anni, si occupa anche della gestione e organizzazione del lavoro dei suoi colleghi presso il Presidio Ospedaliero Versilia.
Entusiasta della vita, donna tenace e, come si dice dalle nostre parti, carnevalara DOC. Eh si, perché come ti dicevo all’inizio, noi abbiamo avuto il piacere di conoscere Emanuela nella grande, pazza e divertentissima famiglia del carro della Compagnia del Carnevale di Viareggio 2016. Quell’anno eravamo esploratori sperduti nella giungla di burocrazia in cerca di un mondo migliore… e forse non è un caso se siamo finiti a parlare insieme di cammini, avventure e ricerche di mondi migliori.
Perché le avventure lungo il cammino della vita non finiscono mai. L’importante è camminare, testa alta e sempre avanti. Consapevoli e entusiasti di scoprire emozioni, paesaggi e suggestioni sempre nuove che ci pongono davanti a gioie e dolori che in ogni caso ci fanno sentire vivi. Tutto sta dalla prospettiva con cui leggiamo le pagine della nostra vita.
Come nasce l’idea del libro
Tutto è cominciato nel 2016 quando Emanuela ha deciso di percorrere il cammino verso Santiago de Compostela per onorare una promessa fatta a Carla, la sua cugina che per lei era come una sorella e che purtroppo è scomparsa a causa di un mieloma multiplo nel 2015.
Anche se all’inizio non sapeva cosa aspettarsi, Emanuela ha trovato in questa esperienza una nuova passione che ha dominato il suo modo di essere e di concepire la vita. Da quel momento, non ha mai smesso di percorrere cammini, diventando una vera e propria pellegrina delle strade del mondo e della vita.
Cammini che sono sempre stati accompagnati da pensieri, storie e riflessioni che Emanuela puntualmente annotava, carta e penna, sul suo diario di viaggio che per anni è rimasto chiuso nel cassetto.
Poi un giorno, nel cammino della sua vita, ha incontrato il coronavirus nel gennaio 2022 e durante il periodo di isolamento a casa ha sentito qualcosa dentro che l’ha spinta a riprendere in mano il suo primo diario del cammino verso Santiago nel 2016. “Quel diario era stato chiuso in un cassetto per 6 anni – dice Emanuela – perché mi suscitava troppe emozioni.” Finito l’isolamento il diario trascritto e ordinato è rimasto sul desktop del suo computer fino a luglio 2022, quando, di nuovo isolata per coronavirus, ha deciso di concludere il libro. Così è nata la seconda parte del libro, quella che raccoglie tutti i resoconti dei cammini successivi a Santiago. “Così è nato il libro – dice Emanuela – un pezzo di vita che voglio condividere con tutti i lettori, che racconta molto di me e della mia trasformazione da persona a pellegrina.”
Il libro è un inno alla vita!
La testimonianza di Emanuela è un invito a onorare le promesse fatte agli altri e soprattutto a sé stessi, trovando nuove passioni e nuovi modi di concepire la vita. Perché la vita è un viaggio meraviglioso che deve essere vissuto con gioia, entusiasmo e amore ogni giorno. Perché ogni istante, paesaggio e passo sono unici e irripetibili, quindi da vivere a pieno fino in fondo.
Proprio per celebrare la vita, Emanuela ha deciso di devolvere il suo ricavato all’AIL – Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi perché la sua storia continui a vivere nei ricordi di tutti coloro che la leggeranno ma soprattutto nei gesti di chi ogni giorno si impegna per difendere il bene più prezioso che ci è stato donato: la vita.
Per scoprire di più e acquistare il libro vai al sito dell’editore.
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