C’era una volta, e c’è ancora oggi, immersa in un rilassante parco verde, una piccola casetta dalle forme a dir poco strane. E’ la casina delle civette di Roma nel cuore del Parco di Villa Torlonia, a due passi dal centro città.
Questo è senza dubbio uno degli angoli di Roma insolita che non puoi farti sfuggire e che forse non conosci! In questo articolo vogliamo accompagnarti alla scoperta proprio di questa casina e delle sue curiosità. E’ una delle cose da vedere a Roma particolari che forse non conosci e siamo sicuri che rimarrai stupito! 🙂
Che ne dici ti va di seguirci? Noi ci siamo letteralmente innamorati della casina delle civette e presto scoprirai perché.
Alla scoperta della casina delle civette di Roma
La casina delle civette di Roma sta lì, silenziosa e spettacolare, tra il verde del prato e degli alberi del parco di Villa Torlonia non distante dal centro di Roma. Qui si respira solo natura, relax e un’atmosfera magica.
Tra piccoli e stretti sentieri disegnati tra la vegetazione del parco, alberi secolari e antiche rovine. Un angolo della Roma magica che ti farà sentire come in una favola.
E’ da un piccolo sentiero tra gli alberi che ad un certo punto appare come per miraggio la casina delle civette. A primo impatto sembra un set di un film, un angolo magico che sembra uscito dalla penna di qualche poeta o artista un po’ strambo… ma invece è reale!
Visitare la casina delle civette di Roma è possibile. Oggi è un museo che fa parte del sistema di Musei in Comune di Roma e fidati, il biglietto ne vale la pena!
Ma chi abitava nella casina delle civette?
Non è strano, una volta arrivati davanti la casina delle civette, chiedersi: “ma chi ci abitava? Chi l’ha fatta costruire?” Domande naturali di fronte a così tanta spettacolarità e stranezza. Ma niente a fatto! La casina delle civette è nata da un’idea precisa di arte e di vita. A noi, moderni materialisti, può sembrare strano ma un tempo questa era la normalità.
A questo punto basta chiacchiere, addentriamoci nella favola della casina delle civette di Roma e tieniti pronto a meravigliarti!
C’era una volta un’antica capanna che oggi è la casina delle civette
La storia della casina delle civette di Roma inizia a cavallo tra l’800 e il ‘900. La zona del parco di Villa Torlonia, come ci dice il nome, era di proprietà di una ricca famiglia nobile di Roma: i Torlonia. Nel cuore del parco, per fuggire dal caos dell’affollato centro di Roma, si erano fatti costruire “un’umile” dimora di campagna dove riunirsi e rilassarsi circondati da un immenso parco. Oggi questa residenza è conosciuta con il nome di “villino” o “Palazzo Nobile”, famoso in tutto il mondo perché è stata la residenza privata di Mussolini nei suoi anni d’oro… ma questa è un’altra storia.
A due passi da questo immenso palazzo, c’era una piccola e ignobile capanna, nascosta da una collinetta artificiale, che ben presto sarebbe diventata una delle cose da vedere a Roma più particolari. Hai capito bene! La vecchia capanna è oggi la casina delle civette. Una meraviglia dell’arte!
La capanna svizzera
Quella che noi oggi conosciamo come la casina delle civette, è il risultato di diverse modifiche e lavoro di artisti originali. Come la storia ci racconta, un tempo, la casina era una vera e propria capanna. Un luogo di evasione, un angolo di relax dove il Principe Torlonia si andava a rifugiare per sfuggire agli sfarzi e alle frivolezze del Palazzo Nobile. La casina delle civette, infatti, si trova proprio a due passi dal’enorme palazzo ed è così ancora oggi.
Così la casina era un rustico rifinito di tufo e tavole di legno, tinteggiato all’interno come fosse di sasso.
Poi si trasformò in villaggio medievale
Fu dalla mente di Giovanni Torlonia Junior che la capanna svizzera si trasformò ben presto in quello che venne rinominato il “villaggio medievale”. Una mente senza dubbi originale che portò alla realizzazione di una vera e propria opera d’arte… che oggi noi conosciamo come casina delle civette.
Dal 1908, la capanna si trasformò in raffinata e particolare residenza nella natura con torrette, finestroni, loggiati, una galleria sopraelevata, decori e vetrate coloratissime in ogni angolo.
Il villino delle civette
Ma è dal 1916 che la nostra amata casina delle civette prese il nome che conserva ancora oggi. Si chiamava “Villino delle Civette” ma il senso non cambia! 🙂
E proprio da quegli anni in poi, quando il Principe Torlonia, andò ad abitare nella casina delle civette, per lasciare spazio a Mussolini nel suo Palazzo Nobile, che con le ultime rifiniture, la casina delle civette diventava quell’angolo di Roma magica come nelle favole.
Cos’ il Principe amava vivere nel trionfo dell’arte, delle forme e dei materiali della sua casina delle civette. Dalle vetrate colorate ai tetti in lavagna, poi mattoni, sassi e decori floreali ovunque.
Ma perché si chiama casina delle civette?
Una volta arrivati davanti alla casina delle civette non si può non notare. Una gigantesca vetrata colorata con tre civette accoglie i visitatori nel parco, incorniciate nell’edera.
La civetta poi ricorre ovunque sulle vetrate, negli arredi, sulle ceramiche… un po’ ovunque nella casina.
Ma perché la civetta? Devi sapere che il Principe Giovanni Torlonia era un tipo molto scontroso e austero, grande amante dei simboli esoterici e la civetta era una sua ossessione.
Il significato esoterico della civetta
La civetta è il simbolo della saggezza, della sapienza ma a causa della sua vita notturne, si porta da sempre con sé un’aurea negativa legate all’oscurità e al diavolo.
Atena, la dea greca della sapienza, veniva rappresentata con una civetta appollaiata su una spalla. Per gli Egizi il verso della civetta profetizzava la morte. Gli Aztechi l’associavano al dio dell’oltretomba, e per i Romani Antichi era simbolo di morte, come per i giapponesi che la consideravano portatrice di fame e di malattie.
La civetta porta “sfiga”
Ma fu il medioevo a consacrare per sempre la maledizione della civetta, associata alle streghe. Era credenza che le streghe avessero la capacità di trasformarsi in civette per girare indisturbate la notte in cerca di erbe velenose, per spiare le persone, per cacciare animali da usare per diabolici filtri.
Così nella cultura popolare si è diffusa l’idea che la civetta porta “sfiga” ed è meglio non vederne una! Ma per il Principe Torlonia no… anzi, l’affollamento di civette su tutta la casina avrebbe tenuto lontani spiriti cattivi e persone indesiderate! Tipo strano non credi!? 🙂
Breve storia triste della casina delle civette
E poi ci fu la seconda guerra mondiale. La storia ci insegna che fu un grande caos, Roma venne bombardata, liberata e assediata dalle truppe alleate. E di fronte a così tanta bellezza, secondo te che cosa fecero con la casina delle civette!? Ovvio, la occuparono, e nessuno sa che cosa successe in quei giorni di liberazione. Figurati, a due passi da lì abitava Mussolini, e il proprietario di casa “appoggiava” il Regime… chissà cosa successe a tutto quel ben di Dio di casina delle civette.
La distruzione e depredazione della casina delle civette iniziò nel 1944, con l’occupazione delle truppe anglo-americane, che durò oltre tre anni. Poi tutto venne abbandonato… e il parco con le ville caddero in malora. Sommerse da vegetazione, vandalismi e incuria… le ville subirono il peso della storia e del tempo.
Poi il restauro e gli antichi splendori
Nel 1978 qualcosa cambiò, fortunatamente, il Comune di Roma acquisì la Villa principale e il parco dei Torlonia. Il problema era che sia gli edifici sia il parco erano in condizioni disastrose perché lasciati abbandonati per un ventennio. Ma ben presto incominciarono lenti lavori di restauro.
Ad aggravare la storia ci pensò un incendio nel 1991 che aggravò ulteriormente le condizioni di degrado della casina delle civette.
Se oggi noi conosciamo la casina delle civette in tutto il suo splendore e spettacolarità è grazie al risultato di un lungo, paziente e meticoloso lavoro di restauro, eseguito dal 1992 al 1997, che, sulla base di documenti ufficiali, ha ricostruito l’originaria forma e magia della vera casina delle civette così come nata a inizi ‘900.
Come visitare la casina delle civette di Roma
Visitare la casina delle civette di Roma è un’esperienza unica! E’ una delle cose da vedere a Roma più particolari e ti consigliamo di visitarla anche se stai a Roma un giorno solo. Se vuoi fare un tour nella Roma alternativa devi visitare la casina delle civette… e se proprio hai tempo, già che sei da quelle parti, fatti un giro anche al quartiere Coppedè, un altro angolo magico e misterioso di arte Liberty di Roma lì nei dintorni. E’ vicino!
Comunque, tornando nel parco di Villa Torlonia, per visitare la casina basta fare il biglietto per la casina delle civette e via.
Il biglietto della casina delle civette devi farlo nel Palazzo Nobile, non puoi sbagliarti, lì c’è la biglietteria. Ti consigliamo di prendere il biglietto per visitarli entrambi, sia il Palazzo dei Torlonia, dove abitò Mussolini, sia la casina delle civette. Passerai un giorno a Roma insolito e scoprirai tantissime cose! Fidati!
Entrare nella casina delle civette
E’ salendo quei due piccoli scalini di pietra e varcando il piccolo porticato, che con una porticina di legno e vetri, si entra nella casina delle civette. Due civette ti accolgono severe in cima alla porta, ma non farti spaventare! 🙂
Già l’atrio, dove si deve mostrare il biglietto, e lasciare gli zaini, è un spettacolo. Un bancone in legno come la scalinata di lato e decori ovunque.
Il silenzio, i decori floreali, le strane forme dai vetri e delle pareti, fanno della casina delle civette uno dei posti magici di Roma che mettono i brividi. Immaginare gli arredi intarsiati, gli antichi splendori perduti e il fascino d’altri tempi fa vivere una favola… anche se solo con la mente.
Non è difficile, camminando tra i corridoi e le stanze, imbattersi in strane presenze! Del resto questa casa è avvolta da un velo di mistero… 🙂
Dovunque ti giri c’è da rimanere a bocca aperta. I vetri sono meravigliosi e si resta incantati ad ammirarli. Tutti pezzi unici, lavorati a mano, uno ad uno. Non né esistono di uguali al mondo. Garantito!
Il museo della vetrata della casina delle civette
Oggi la casina delle civette di Roma ospita il museo della vetrata. Ogni stanza è arricchita, oltre che dalle originali vetrate colorate, anche da altre vere e proprie opere d’arte provenienti da altre abitazioni ed edifici. Qui hanno trovato riparo e nuovo splendore, assicurandole al futuro. Cosa che purtroppo non è successa agli arredi originali della casina delle civette che sono andati perduti per sempre dopo la guerra.
Ogni stanza è una sorpresa perché ognuna è diversa. Diversi colori, diversi temi e diverse forme. Qui la meraviglia è di casa!
A caccia della vetrata più bella
Camminando nelle sue stanze, sui suoi due piani, è impossibile scegliere qual è la vetrata più bella.
Dai pavoni ai cigni, dalle rose alle farfalle, dagli schizzi alle figure geometriche… ce ne sono davvero tantissimi e tutti sono meravigliosi.
Quello che puoi fare è solo ammirarli e invidiare tanto il Principe Torlonia che qui viveva umilmente circondato da questa atmosfera magica nel pieno relax. Beato lui!
Perdersi nei corridoi
Noi abbiamo avuto modo di visitare la casina delle civette in una grigia domenica di gennaio e dentro eravamo soli a visitarla. Una fortuna grandissima perché siamo stati lì dentro più di un’ora. E ce la siamo goduta con calma angolo dopo angolo.
Non è grandissima, ma c’è tantissimo da vedere. Siamo entrati talmente tanto nell’atmosfera magica della casina delle civette, che ovunque ci giravamo, vedevamo strane presenza.
FAI ATTENZIONE! Ogni tanto appaiono queste strane figure sperdute nel mondo. Chissà, magari in questo posto così strano e insolito si sentono a casa. Una cosa è certa, non puoi liberartene… ti appaiono quando meno te li aspetti!
Fine della magia
E quando è finito il giro? Si esce! Anche l’uscita è davvero particolare. Un piccola porticina di vetri, alla fine di una ripida scala decoratissima, tutta a vetri, ti accompagna all’uscita.
A salutarti, lì accanto, quella specie di trullo dalla forma insolita. Se ascolti bene ti parlerà anche. A noi ha chiesto una foto ricordo e noi abbiamo accettato volentieri. Posto strano non trovi? 🙂
Non avevamo fumato! Né bevuto! Fidati! Ti abbiamo detto che visitare la casina delle civette di Roma è come entrare in una favola. Una favola molto strana… affollata di strane presenze e figure un po’ pazzerelle che ti appaiono ovunque. E così è!
Non te ne liberi facilmente. Questi strani tipi ti accompagneranno fino fuori dalla casina delle civette e continueranno a seguirti!
E’ questo il bello dei posti magici… che ti regalano momenti di fantasia!
Che c’è di più bello se non liberare la mente dallo stress di tutti i giorni e concedersi anche un piccolo viaggio anche solo con la fantasia?! L’importante è farsi una risata, non prendersi troppo sul serio e divertirsi con la persona giusta! 🙂
Poi concediti una passeggiata nel parco
E dopo aver visitato la casina delle civette non sai cosa fare? Basterà guardarti introno per capire che sai in un bellissimo cuore verde. Sono tante le cose da fare nel parco di Villa Torlonia. Una su tutte, passeggiare alla scoperta dei suoi angoli più nascosti.
Passeggiando puoi scoprire il gigantesco Palazzo Noobile, dove abitava Mussolini, il grande teatro, antiche rovine artificiali che danno quel tocco di antico così ricercato nell’800… poi fontane, statue, obelischi e molto altro.
Curiosità: lo sai che proprio nel parco di Villa Torlonia si può visitare il bunker di Mussolini. Non uno solo, ben tre. Due rifugi anti aerei e un vero e proprio bunker da film. Noi ci siamo stati… e presto te lo racconteremo!
Casina delle civette – biglietto
La casina delle civette fa parte del sistema di Musei in Comune (MIC). Se sei di Roma, puoi fare la tessera annuale e con 5€ entri in tutti i musei del sistema. Se sei un turista, ti consigliamo di fare il biglietto unico – casina delle civette e Casino Nobile. Quando siamo andati noi, il costo era di 9.50€. Se vuoi solo il biglietto per la casina delle civette, il costo di quello è 6.00€.
Consiglio: come sempre, prima di visitare la casina delle civette, informati sul sito ufficiale di Musei in Comune di Roma. Qui trovi prezzi aggiornati e orari di apertura della casina delle civette sempre aggiornati.
Come arrivare alla casina delle civette
Per arrivare alla casina delle civette devi arrivare al parco di Villa Torlonia.
Se ti muovi con i mezzi pubblici, ti consigliamo di fare il percorso che abbiamo fatto noi. Con la metro linea B – scendi a Policlinico e lasciati guidare da Google Maps. Non è semplice da spiegare perché ci sono diverse strade.
Qui ti lasciamo la mappa che puoi usare come navigatore. Il parco ha diverse entrate, noi ti consigliamo di entrare dall’entrata principale su via Nomentana. E’ l’entrata monumentale e da qui vai dritto al Palazzo Nobile (sulla sinistra) e alla casina delle civette nel mezzo al parco di Villa Torlonia.
Tuffati nella Roma magica da favola
A questo punto, dopo aver scoperto questo angolo di Roma magica e da favola, ti è venuta voglia di visitarla?
E’ la Roma insolita che piace tanto a noi. Qui si respira un’atmosfera diversa… e non perché ti drogano, ma perché è un posto unico al mondo davvero emozionante. C’è una strana energia e si sente davvero!
Noi abbiamo cercato di farti fare un bel viaggio con la fantasia e speriamo di esserci riusciti. Lo sai che siamo un po’ così strambi e particolari… quindi un posto così ci faceva sentire a casa! 🙂 …magari fosse la nostra casa!!!
E se la fantasia non ha limiti, nemmeno la voglia di scoprire deve averne. Se conosci altri posti particolari a Roma o in giro per l’Italia scrivici, ci teniamo! Siamo qui per raccontare le particolarità della nostra Italia, quindi se ne conosci altre aiutaci a scovarle!
Ci trovi sui social o puoi scriverci a infodestinazioneterra@gmail.com.
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2 commenti
Incredibile, non conoscevo affatto questo posto. E’ una zona di Roma che frequento poco. Lo andrò a visitare presto. Grazie per avermi fatto scoprire una chicca
Siamo felici di averti fatto scoprire un angolo insolito di Roma!!! 🙂
c’è tutto un mondo da scoprire…