Isola Tiberina, l’isola più piccola abitata al mondo in mezzo al Tevere tra storia e leggenda

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Vacanza a Roma? Ecco un particolare posto da vedere: Isola Tiberina. Un piccolo e suggestivo borgo che sorge direttamente in mezzo al Tevere. Appoggiato sulle rocce e circondata dalle acque romane, Isola Tiberina è visitabile sempre e offre scorci inediti sulla città eterna.

Cerchi altre cose da vedere a Roma oltre ai classici luoghi turistici? Sei nel posto giusto… continua a leggere e scoprirai una storia che forse non conoscevi.

 Isola Tiberina

Lunga circa 300 metri e larga 90 metri è collegata al resto della città di Roma da due antichi ponti romani:  da un lato Ponte Cestio, con l’arcata centrale risalente al 46 a.C.,lato Trastevere,  dall’altro il Ponte Fabricio del 62 a.C., lato Campidoglio.

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 Un isola mille leggende

Numerose sono le leggende che raccontano (la probabile) origine dell’Isola Tiberina.

 Da un cumulo di grano….

La prima leggenda ci riporta dritti nel 509 a.C. quando, spodestato Lucio Tarquinio Superbo (l’ultimo re di Roma),  il popolo romano gettò nel Tevere un’enorme quantità di grano del re, per rivoltarsi. Si dice che questa quantità fosse così abbondante che abbia formato un’isoletta: Isola Tiberina appunto.

Ma la leggenda più famosa è quella legata al culto di Esculapio, dio della medicina che portò l’isola ad essere chiamata la Nave di Pietra.

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La Nave di Pietra e il Dio serpente

La leggenda narra che nel lontanissimo 291 a.C. Roma era stata colpita da una devastante epidemia della peste.  Per le moltissime vittime, i sacerdoti, dopo aver consultato i sacri libri sibillini, avevano inviato una delegazione ad Epidauro, (in Grecia) luogo di culto di Esculapio. Gli ambasciatori tornarono a Roma portando sulla loro nave un serpente, si pensa il dio Esculapio trasformato nel suo animale caro. Si dice che all’altezza dell’Isola Tiberina, (come racconta anche Ovidio) il serpente saltò nel fiume. Lì nel punto in cui si inabissò il dio fu innalzato un tempio dedicato ad Esculapio (nel 289 a.C.) e l’Isola Tiberina fu sistemata architettonicamente proprio come una nave.

La Nave oggi

Oggi sono ancora ben visibili le fiancate, la prua e la poppa. Si è perso invece il grande obelisco che sorgeva proprio in mezzo all’Isola Tiberina che stava a simboleggiare l’albero maestro. Il tempio ad Esculapio non  esiste più, rimangono però tracce e sui resti del tempio è stata costruita la chiesa di San Bartolomeo all’Isola.

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Dentro la chiesa, le colonne, sono quelle dell’antico  tempio romano. Davanti l’altare, è ancora ben visibile il pozzo dal quale i sacerdoti prendevano l’acqua miracolosa per benedire e guarire gli ammalati. Leggibili e particolari sono le molte incisioni di frasi ex voto, preghiere e racconti di miracoli conservati sui muri della chiesa.

L’Isola degli ammalati

L’Isola Tiberina era l’isola degli ammalati, del dio della medicina… e così è anche oggi. Nel medioevo, proprio sull’isola sorse un centro per ricovero gestito da frati, attivo ancora oggi. Sull’Isola Tiberina infatti è attivo dal 1584 l’ospedale Fatebenefratelli. Oltre al Fatebenefratelli, sull’Isola Tiberina è presente anche una delle tre sedi romane dell’Ospedale Israelitico.

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 Cosa fare sull’isola più piccola abitata al mondo (forse)

Isola Tiberina, tra le tante leggende che raccontano la sua nascita, conserva ancora un fascino misterioso. I romani dicono che sia la più piccola isola abitata al mondo, forse, questo non è certo… la cosa certa è che è davvero abitata e a volte molto affollata, in più è piccola, davvero molto piccola… quindi: a occhio e croce può darsi.

Ad ogni modo, fare una passeggiata su questa isola in mezzo al Tevere è una esperienza suggestiva e particolare da fare al di là della Roma classica. Non è un centro commerciale a cielo aperto come potremmo aspettarci, non è nemmeno tanto turistica. E’ lì, immobile e silenziosa, aspetta solo di essere scoperta.

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Attraversare il Tevere sugli antichi ponti romani, passeggiare sulle stradine dell’isola, visitare la chiesa (dopo aver letto la nostra storia)… ritrovare tracce del passato lontanissimo davanti ai nostri occhi moderni… emozionarsi e stupirsi della magia della piccola Isola Tiberina…

Che dire, apparentemente cose da vedere e cose da fare a Isola Tiberina non ce ne sono… ma a volte anche solo respirare l’atmosfera, calpestare posti antichi e conoscerne la storia è un’esperienza da fare che regalerà bei ricordi.

Come arrivare a Isola Tiberina

Obbiettivo principale: Centro di Roma.

Da qui in treno, dalla stazione Termini a Isola Tiberina c’è da camminare per circa 3 km dal lato del Campidoglio.

Se si vuole raggiungere dalla sponda opposta, lato Trastevere, scendendo all’omonima fermata, c’è da camminare per 2,5 km.

In metropolitana la fermata più vicina è Circo Massimo. Da qui camminare circa un quarto d’ora per 1 km lungo il Tevere.

In auto (scelta folle) da Termini occorrono circa 20 minuti e da Trastevere circa 10 minuti… traffico e ztl permettendo.

Il nostro consiglio, il più pratico, veloce ed economico è arrivare a Isola Tiberina con i mezzi pubblici o godendosi una suggestiva passeggiata a Roma.

 Vieni con noi…Seguici!

A questo punto non resta che salutarci…e ricordati: se vieni a Roma facci sapere. Possiamo farti anche da Ciceroni! Ci teniamo!

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Due anime sempre in movimento alla continua ricerca di avventura, curiosità e luoghi da scoprire con un solo obiettivo: raccontare le bellezze della nostra terra!

3 commenti

  1. Ho un debole per la mia città (ma và) quindi adoro leggere le storie su di lei, in particolare dell’isola Tiberina, un luogo conosciuto davvero a pochi. Complimenti 🙂

    • Davide & Rachele on

      Eilà! è davvero particolare e ha emozionato anche noi! 🙂 …cerchiamo cose particolari e speriamo di trovarne tante da raccontare!

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