Avete mai letto il romanzo di Alexander Dumas “La signora delle Camelie” ? Chissà se la donna abbia mai avuto il piacere di visitare il Borgo delle Camelie di Capannori a Lucca. Noi amiamo i giardini verdissimi e pieni di fiori e abbiamo colto l’occasione della Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia per visitarlo. Grazie alla loro ospitalità abbiamo potuto scoprire questo angolo di paradiso vicino casa nostra.
La prima particolarità che troviamo riguardo a questo fiore è che, quando appassisce, non perde i petali uno ad uno ma si stacca completamente intero dallo stelo. Secondo le più antiche credenze i giapponesi consideravano la camelia il simbolo della vita stroncata. Non a caso, venne scelta da Dumas per la sua protagonista: uccisa dalla tubercolosi a 23 anni.
Inoltre la camelia è un fiore senza profumo. E’ utilizzato come fiore ornamentale. Decora giardini ma anche tavole imbandite per feste e matrimoni. Come le rose anche i suoi colori esprimono significati diversi: camelia di colore bianco simboleggia i sentimenti di gratitudine e ammirazione. La camelia rosa il desiderio di avere la persona a cui la si regala. La camelia rossa l’amore e la speranza.
Adesso entriamo finalmente nel borgo delle camelie e lasciamoci trasportare dai suoi colori!
Il Borgo delle camelie della Lucchesia
Il borgo delle camelie è l’insieme di due piccoli paesini di Capannori a Lucca, Pieve e Sant’Andrea di Compito. Ville, case in pietra, vicoli pieni di verde e fiori colorati. Girare per le stradine a piedi è un vero toccasana, l’aria pulita e i giardini curati nei minimi dettagli creano un ambiente rilassante e piacevole. Ovunque ti giri sembra di essere in un piccolo borgo medievale. Un luogo incantato dove il tempo si ferma e scorre solo l’acqua dei fiumiciattoli e delle piccole fontane. Le mura di sasso sono sormontate da alti alberi di camelie. I loro colori catturano lo sguardo e ci accompagnano per le salite e discese del borgo. Sì perchè il borgo delle camelie è quasi tutto in salita…ma la fatica è ripagata dalla vista mozzafiato che si apre tra le case in pietra. Purtroppo la giornata non era delle migliori. All’orizzonte il mare era coperto dalla nebbia, ma nei giorni di sole si può vedere fino a perdere gli occhi all’infinito.
Una torretta misteriosa
Passeggiando per i vicoli siamo arrivati a quella che un tempo era una torre di segnalazione. Oggi è visitabile a chiunque non soffra di vertigini. Una curiosità su questa torre: al suo ingresso è presente una gabbietta di ferro, che si dice contenesse le teste dei condannati, come esempio di quello che poteva succedere andando contro la giustizia.
Procedendo invece sulla strada che porta al Monte Serra è possibile visitare il Camelieto, o Camellietum Compitese
Il Camelieto
Il camelieto è un area del borgo delle camelie dove si trovano circa mille specie diverse di camelie, alcune anche in via di estinzione (come “Aspasia”, “Stella Polare”, e “Stella di Compito”). Un viale d’accesso ci introduce all’interno del giardino, completamente coperto di camelie. Rosa, rosse, bianche, arancio, rosa a strisce bianche, ovunque gli occhi si riempono di colore e la macchina fotografica impazzisce. Seguendo il vialetto ci immergiamo sempre di più in quello che è un bosco di fiori, un posto molto suggestivo, fatto di terrazzamenti e muretti a secco che delimitano le zone e dividono le camelie.
Un giardino d’eccellenza
Il progetto è nato dalla necessità di creare un’area di conservazione e salvaguardia per le camelie. Il posto in cui sorge il camelieto è stato scelto, non a caso, per il suo microclima, per il terreno adatto e per la presenza di acqua. Tutto il percorso infatti è accompagnato dal rumore delle acque che scendono dal monte e nutrono le piante di camelia.
Nel 2016 è stato anche premiato come Garden of Excellence (Giardino d’Eccellenza), riconoscimento che possono vantare pochissime aree verdi del mondo.
Il Camelieto è visitabile su prenotazione, e per sapere di più su questo splendido giardino ti invitiamo a dare un’occhiata al sito del Camelieto
La Fabbrica delle Camelie
Un’ aspetto importante all’interno del borgo delle Camelie è anche la “Fabbrica delle camelie”. Un luogo creato per salvaguardare le varietà del camelieto e riprodurle per la vendita.
Il metodo utilizzato è la propagazione per talea che garantisce le stesse caratteristiche delle camelie che si trovano nel camelieto. In soldoni questo metodo, come ci hanno spiegato, consiste nel prendere 10cm ca del rametto della pianta che vogliamo moltiplicare, e togliamo tutte le foglie escluse le ultime due. Nella fabbrica viene poi messo negli ormoni che aiuteranno la piantina a fare le radici. Dopo 6 mesi vengono travasate e vendute al pubblico.Speriamo di essere stati chiari non essendo botanici, in ogni caso per tutte le info il Centro Culturale Compitese sarà a vostra disposizione.
La prima piantagione di tè italiana
In ultimo, sapevate che nel borgo delle Camelie, nella Chiusa Borrini, si trova la prima e unica piantagione di tè in Italia? Ebbene sì, in un piccolo paesino della Lucchesia è possibile visitare la piantagione e comprare un tè tutto italiano. La qualità di questa pianta, sempre della famiglia delle camelie, è stata premiata tra le 60 migliori al mondo. Ha un costo “leggermente” alto, 600€ al kg, però se volete potete acquistare le bustine a un prezzo più abbordabile.Ma questa è un altra storia… che vi racconteremo.
Se sei interessato a scoprire la bellezza di questo borgo incantato puoi farlo durante tutto l’anno! Se invece ti interessa scoprire il borgo fiorito durante la mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia, ricordati che si svolge nelle prime domeniche di primavera di ogni anno.
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2 commenti
Adoro le camelie.
L’ultima volta che ne ho viste così tante ero in Giappone.
Non avevo idea che esistesse un luogo del genere in Italia. Ci voglio andare!!! 🙂
Si è bellissimo! Sono davvero moltissime! Ti aspettiamo 🙂