Salvador Dalì e la sua arte a Pietrasanta in mostra “Tra sogno e realà”

“Non avere paura della perfezione, tanto non la raggiungerai mai” (Salvador Dalì)

Questa è solo una delle tanti frasi o dei mantra che Salvador Dalì ci ha lasciato. Ma chi era questo personaggio?
Uomo e artista a tutti gli effetti e in tutti i campi. E’ stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e addirittura sceneggiatore. Una persona dai molti interessi e che amava tutto ciò che era eccessivo e di lusso. In molte delle sue opere si possono notare particolari dorati. Aveva un atteggiamento stravagante, a partire dal vestiario e da quei suoi strani e vistosi baffi pettinati all’insù, che finirono per diventare un suo tratto distintivo.

Noi abbiamo avuto modo di conoscerlo meglio andando a vedere la mostra a Pietrasanta, in Versilia: “Salvador Dalì, tra Sogno e Realtà”. Questo evento artistico si svolge in due parti. Una prima si trova in Piazza del Duomo. Qui si possono vedere le 5 statue in bronzo giganti. Una seconda all’interno della chiesa e nel chiostro di Sant’Agostino.

DALI’ SCULTORE

ELEFANTE SPAZIALE. L’animale ha gambe lunghissime e sottili e sulla schiena porta un obelisco. La parte superiore del corpo è in contrasto, poiché risulta più pesante ma la scultura ha un armonia pazzesca e sembra che l’elefante si muova leggero nel cosmo.

PIANOFORTE SURREALISTA. L’artista ha trasformato tutto attraverso l’immaginazione. Lì davanti è come entrare in un sogno dove la realtà non ha più senso e anche un pianoforte può mettersi a ballare sui tacchi al suono della sua stessa musica.

LA DONNA IN FIAMME. Una mescolanza di desiderio e misteri. Il desiderio sono le fiamme, i cassetti invece sono misteri che ogni donna possiede e che per Dalì sono quelli che la rendono speciale. “La bellezza di una donna è il suo mistero” diceva l’artista. La scultura è di un eleganza disarmante e il fatto che non abbia volto oltre a renderla ancora più misteriosa, permette a ognuno di immedesimarsi completamente.

VENERE SPAZIALE. Dalì aveva una certa predilezione per le donne, e qui ci mostra come la bellezza esterna un giorno sparirà, ma l’uovo della fertilità permette ancora una speranza all’umanità.

DANZA DEL TEMPO. Una delle più famose sculture di Dalì che rappresenta la fluidità del tempo e come questo sia mutevole. Fa percepire proprio come il tempo sia sfuggevole e scorra veloce a ritmo di danza.

DALI’ DISEGNATORE E PITTORE

All’interno della chiesa e del chiostro di Sant’Agostino si ha la possibilità di vedere alcuni tra i suoi più famosi disegni e ancora qualche scultura in bronzo. La maggior parte delle sculture partivano dalla sua immaginazione creativa , poi le metteva su carta prima di arrivare alla scultura gigante in bronzo.
Creava disegni e maquette (modello tridimensionale) originali appositamente per essere trasformati in sculture in bronzo.
Dalì si divertiva a fare varie statue di varie misure. Si trovano almeno 3 misure della struttura del pianoforte surrealista.

I disegni su carta sono davvero particolari. Alcuni sembrano semplici schizzi di colore dove tutto è confuso. Altri sono molto nitidi e precisi. Il colore è l’unica costante, tutti accesi e brillanti.

I disegni sono molto belli ma nulla a che vedere con le sculture. Queste hanno la capacità di trasportarci in un altro mondo. Un universo danzante e parallelo, dove realtà e immaginazione si mescolano. Proprio per la sua mente immaginaria e fuori dalle righe venne scelto anche da Walt Disney, per realizzare un cortometraggio a cartone animato dove una principessa ballerina va alla ricerca del suo amore in un viaggio surreale nel deserto. Doveva essere a suo agio in questo progetto, non credete?

Vi consigliamo davvero di andare a vedere queste opere d’arte e di conoscere meglio l’artista che era Dalì. Avete tempo fino al 5 febbraio 2017! Che aspettate?

…Intanto godetevi il nostro video-assaggio!