Festival dell’Oriente è un viaggio tra “puzzi” di profumi di culture lontane

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festival-oriente-carrara-destinazione-terra-1Festival dell’Oriente, Carrara 2016 e Destinazione Terra, un incontro, un sogno, un’esperienza mistica. L’evento si è svolto dal 28 ottobre al 1 novembre. Un viaggio tra culture e tradizioni di un continente sconfinato. Trasportati nella magia dell’Oriente dall’India al Giappone, passando per Cina, Thailandia, Corea del Sud.  Indonesia, ma anche, Vietnam, Bangladesh, Malesia, Mongolia. Nepal, Rajasthan, in più, Sri Lanka, Birmania, Tibet ecc…Tra colori, profumi, sapori, oggetti e suoni che hanno incantato e animato il complesso fieristico Carrara Fiere per i cinque giorni del Festival.
Cinque padiglioni tematici. Mostre fotografiche, circa 100 conferenze, più di 300 tra bazar, stand commerciali, gastronomici e di medicine naturali. 12 ore al giorno di spettacoli folkloristici, cerimonie tradizionali, concerti e danze orientali. Combattimenti di arti marziali, e moltissimo altro ancora, per un’esperienza unica.

ENTRIAMO NEL FESTIVAL DELL’ORIENTE

Una delle entrate al Festival, sotto lo sguardo di due maestose statue di leone di guardia, introduceva nella cultura giapponese. Un giardino Zen, la classica abitazione con porte scorrevoli in carta di riso, i tipici portali Torii, ombrellini e kimono di ogni forma e colore. Dai vestiti quotidiani a quelli per le cerimonie, dalle armature Samurai agli sfarzosi abiti dell’imperatrice e imperatore giapponese.

 

Poi in Cina, camminando, da un lato costeggiando una ricostruzione della Muraglia cinese, dall’altro ammirando l’imponenza e la misteriosità dell’Esercito di terracotta di guerrieri cinesi.

L’atmosfera orientale è stata ricostruita perfettamente nel Festival, tra campanelle, luci e profumi pungenti.

PERSI TRA I BAZAR

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Il fascino dei padiglioni-bazar con le fitte bancarelle , le affollate viuzze, tra incensi, Buddha e mille divinità ci ha affascinato ed emozionato moltissimo. Collane di qualsiasi forma e materiale, montagne di tappeti, coloratissimi e “strani” abiti tradizionali, gong e scaccia sogni, curiosi strumenti musicali. Camminando qualche assaggio di frutta secca, cioccolato e liquirizia. E ancora, tessuti, turbanti, cuscini e mobilia, candele, spezie profumatissime e oli essenziali. Ovunque le immancabili campane tibetane e le bandiere della preghiera.

L’atmosfera orientale è stata ricostruita perfettamente nel Festival, tra campanelle, luci e profumi pungentiL’atmosfera orientale è stata ricostruita perfettamente nel Festival, tra campanelle, luci e profumi pungenti..Una piccola signora indiana, scura di pelle e con il volto rugoso, seduta dietro il suo piccolo tavolo pieno di foto di tatuaggi, sembrava chiamarci. Senza pensarci due volte ci siamo avvicinati. Il risultato parla da solo.

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Un meraviglioso tatuaggio all’Hennè, un particolare e complicato “ricamo” realizzato in 5 minuti, mentre con un occhio disegnava e con l’altro teneva d’occhio i passanti, invitandoli a guardare i suoi capolavori sul tavolo.

L’atmosfera orientale è stata ricostruita perfettamente nel Festival, tra campanelle, luci e profumi pungenti.

Poi ancora, una ricostruzione del simbolo “Yin e Yang” del bene e il male, una “Yurta Mongola” (abitazione mobile in legno e lana di pecora), il “Grande “Buddha sdraiato”, un tempio cinese e uno thailandese, un elefante e una tigre indiana sono state tappe imperdibili per una bella foto ricordo.

PRANZO AL RISTORANTE INDIANO

Grande successo hanno avuto i molti ristoranti etnici sparsi per tutto il Festival. Dall’indiano al marocchino, dal Tibetano al Thailandese, dal punto piadina al ristorante dello Sri Lanka e Giapponese. Ognuno con proposte di piatti tipici e unici, elaborati ad hoc per il Festival, e serviti in particolari location nello stile del paese. Per gustarsi a 360° la cultura preferita.

Noi abbiamo scelto “l’indiano”. Un ricco e gustoso piatto composto dall’immancabile riso basmati, verdure fritte, una salsa di verdure e curry, un coscio e un petto di pollo tandoori. L’aglio, lo zenzero, il cumino e il coriandolo ci hanno trasportati direttamente in India. Una terra che prima o poi vorremmo visitare.festival-oriente-carrara-destinazione-terra-12

CURIOSANDO NEL PADIGLIONE SALUTE E BENESSERE

Protagoniste del Festival sono state anche la salute e il benessere. Con un padiglione dedicato sono stati presentati gli ultimi studi e innovazioni nella cura del corpo e dell’anima. Dai molti tipi di massaggi rilassanti (seduti, sdraiati o in amaca), alle ciabatte con “incastonate” pietre (con proprietà benefiche) che stimolano i flussi energetici nel corpo. Dalla musicoterapia alla cromoterapia, lo yoga e la meditazione, oli essenziali e integratori naturali per il riequilibrio del corpo. Alla scoperta delle terapie olistiche e discipline bionaturali, ayurvedica, fiori di bach, massaggi (ci kung, tai chi chuan, shiatsu), Integrazione posturale, e molte altre ancora.

Un rilassante test del cuscino per cervicale con i noccioli di ciliegie. Lo stupore di fronte alla macchina fotografica che fotografa l’aurea intorno a noi per vedere, se e dove, è negativa, per poi, con consulenze e esercizi, ristabilire i valori positivi.

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ARTI MARZIALI

Molto interesse, soprattutto tra gli appassionati, ha suscitato l’area dedicata alle arti marziali e altri sport orientali. All’interno del Festival, seduti su tribune o in piedi ai lati, abbiamo assistito a combattimenti dentro e fuori il “ring”, con atleti di Carrara e versiliesi, ma anche internazionali e esteri, con squadre e combattenti famosi a livello mondiale.

L’atmosfera orientale è stata ricostruita perfettamente nel Festival, tra campanelle, luci e profumi pungenti.

VALORE DEL FESTIVAL DELL’ORIENTE

Il Festival dell’Oriente è un viaggio sensazionale, un grande evento fatto di stupore, entusiasmo e curiosità. Insieme appassionati di pensieri e filosofie orientali, con maestri e artisti di tutto il mondo. Un evento unico, che permette di assaggiare culture lontane dal nostro Occidente, che riesce a mischiare gli scettici, con “puzzi” e pensieri “astrusi”, ai fedeli e appassionati, persi tra i mille profumi e teorie affascinanti, di un continente ancora troppo sconosciuto.

Se non ci siete mai stati…ve lo consigliamo!

Per voi i sapori e gli odori orientali sono “puzzi” o “profumi”?

L’atmosfera orientale è stata ricostruita perfettamente nel Festival, tra campanelle, luci e profumi pungenti.

Buo Viaggio!

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Due anime sempre in movimento alla continua ricerca di avventura, curiosità e luoghi da scoprire con un solo obiettivo: raccontare le bellezze della nostra terra!

2 commenti

  1. Un’esperienza molto bella che ci introduce a culture lontane, restando vicino casa. Peccato solo per i prezzi molto gonfiati. 🙂

    • destinazioneterra on

      Si! I prezzi purtroppo sono da fiera… 🙁 ma per fortuna… sennò noi avremmo comprato tutto! 🙂

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