I fiori di loto, conosciuti scientificamente come Nelumbo nucifera sono piante acquatiche originarie dell’America, Asia e Australia.
HABITAT
i fiori di loto crescono e possono essere seminati in zone dal terreno pesante e limaccioso, un misto di argilla e limo. In questa fanghiglia affonda le radici la base del fiore, chiamata rizoma (utile per la riproduzione e per la conservazione di energie), dalla quale il fusto, crescendo, si staglia verso l’alto tra uno e quattro metri..
Il fiore possiede più di 20 petali e i colori variano dal bianco al rosa, giallo e rosso, offrendo allo sguardo uno spettacolo meraviglioso.
Tipiche delle distese di fiori di loto sono le sue foglie verdi, molto grandi e decorative, con la particolarità di avere una struttura superficiale idrofobica, che gli permette di rimanere sempre pulite e sgargianti.
Unico è il momento della fioritura che va da giugno a settembre, durante il quale il fiore, sbocciando, segue il corso della giornata, dischiudendosi quando sorge il sole per richiudersi al tramonto.
COLTIVAZIONE
Coltivare i fiori di loto richiede accuratezza.
Per permettere alle radici di rimanere ad una temperatura costante e calda, devono essere coperte da almeno 15 cm d’acqua.
Per sbocciare hanno bisogno di molte ore di esposizione ai raggi solari e di una temperatura elevata (24°- 30°). In inverno se l’acqua ghiaccia solo in superficie il fiore resisterà e sarà di nuovo pronto per la bella stagione, altrimenti andrà protetto per non rischiare che muoia.
La riproduzione dei fiori di loto avviene tramite i frutti, la parte centrale del fiore, che giunti a maturazione lasciano cadere i semi nell’acqua.
I MILLE USI DEI FIORI DI LOTO
DECORAZIONE
I fiori di loto oltre che per il classico mercato floreale, per scopi ornamentali in stagni, vasche e laghetti, viene fatto anche essiccare per il potpourri, decorazione di saloni e appartamenti.
CUCINA
I fiori di loto sono ricchi di fibre, vitamine, potassio, fosforo, rame e manganese e contengono pochi grassi.
I fiori, i semi, le foglie giovani e i rizomi sono tutti commestibili.
I petali vengono mangiati, mentre le foglie vengono usate come “piatti”.
I rizomi sono utilizzati come condimento per zuppe e minestre.
I semi del loto sono simili a noccioline e possono essere consumati freschi, essiccati o cucinati come i popcorn. Dai semi, inoltre, si può ricavare una pasta utilizzata in pasticceria per la preparazione di dolci.
Dai fiori essiccati si ottiene un tè profumato con proprietà sedative e calmanti.
COSMESI
Come anche in cucina, dei fiori di loto non si butta via niente. I semi sono ricchi di collagene e usati correttamente combattono l’invecchiamento della pelle.
Dai petali si ricava un olio fortemente lenitivo e rinfrescante.
La radice, se masticata, aiuta ad abbronzarsi in estate, se cotta al vapore aiuta a ripulire il sangue, aggiungendola a sughi, contorni e insalate.
MEDICINA
I fiori di loto vengono impiegati da migliaia di anni nella medicina cinese nel trattamento della febbre e contro acne e eczemi. L’infuso di radice è utile a regolare la frequenza urinaria e l’epistasi, asma, tosse, bronchiti e raffreddore.
SARTORIA
Dai gambi dei fiori di loto si può ricavare anche un tessuto utilizzato per le vesti dei monaci buddisti di alto rango. Il tessuto che ne deriva è un misto tra lino e seta grezza, morbido, resistente alle pieghe e molto traspirante.
DA EVITARE
Il fiore, dopo una corretta essiccazione, se bruciato su speciali bracieri, può provocare effetti allucinogeni.
CURIOSITÀ
Lo sai che la distesa più grande di fiori di loto d’Italia è a Massarosa?
È in provincia di Lucca, nel comune di Massarosa, a un passo da Viareggio, che l’azienda “La Ninfea” di Carla Lazzotti. Con i suoi 70.000 metri quadrati coltivati a fiori di loto, l’azienda lavora per il mercato italiano ma soprattutto per quello estero, esportando i suoi loto in Germania, Francia e Inghilterra.
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Mi piace braviiii