Massarosa è un comune della Versilia, stretto tra la città marittima di Viareggio e la città storica di Lucca, che ne è la provincia.
Lo scenario massarosese si sviluppa dalle ampie panoramiche delle verdi colline, per scendere nella viva pianura e finire nella zona lacustre.
Il paesaggio collinare delle frazioni di Mommio, Corsanico, Bargecchia, Pieva a Elici, Compignano, Montigiano, Gualdo, Valpromaro e Massaciuccoli è composto per la maggior parte da uliveti, coltivazioni di piante aromatiche (aglio, genziana, camomilla, melissa, lavanda menta…) e distese di vigneti.
Scendendo in pianura, tra frutteti, limoni e fiori, si incontrano le frazioni di Quiesa, Bozzano, Massarosa, Piano del Quercione, Piano di Conca, Piano di Mommio e Stiava, che costituiscono la “colonna vertebrale” di Massarosa, essendo collegate, per 15 km, dalla Strada Provinciale Sarzanese, dove si sviluppano la maggior parte dei centri abitati.
Il “padule” è caratterizzato da paludi, fossi e piccole aree bonificate, coltivate a grano turco, che chiudono il confine naturale a sud incontrando il Lago di Massaciuccoli.
In queste zone limacciose, un tempo era di grande importanza la coltivazione del riso, con il suo tipico chicco rosa (unico in Italia), sul quale si basava principalmente il sistema economico di Massarosa.
Oggi, il fiore all’occhiello del nostro territorio è rappresentato dalla più grande area coltivata a fiori di loto, nelle sue tonalità rosa e bianca, apprezzati ed esportati in tutta Europa.
Un po’ di storia di Massarosa
Pur essendo un piccolo comune, possiede una storia plurimillenaria, e di ogni civiltà conserva testimonianze e vestigia.
Presso le cosiddette “Buche delle fate”, a Piano di Mommio, e alle cave silicee a Massaciuccoli, sono ancora evidenti, dopo migliaia di anni, tracce di insediamenti preistorici.
Dalla tarda Età del Ferro all’Età Ellenistica, il territorio massarosese è stato sotto il controllo degli Etruschi, che sfruttavano il Lago di Massaciuccoli come centro delle rotte commerciali verso le coste francesi.
Dell’Età Romana restano numerosissimi rinvenimenti, come una villa d’otium, di cui oggi sono visibili un piccolo quartiere, alcuni ambienti di servizio ed un imponente complesso termale.
Tra il Cinquecento e l’Ottocento, furono edificate numerose ville, da ricchi mercanti lucchesi, che ancora oggi dominano le campagne di Massarosa.
Col secolo XVII si cominciarono a costruire ville anche come luoghi “di delizia”, per ragioni di prestigio o di esibizione, come l’attuale villa Baldini a Compignano, dove soggiornò Paolina Bonaparte durante il suo esilio.
Le ville tramandano, oggi, la storia secolare di una comunità contadina vissuta “all’ombra” di intelligenti e previdenti imprenditori; in nessun caso, infatti, furono costruite non considerando il profitto che avrebbero potuto ricavare da queste aziende agricole.
Dal 1815 con il Congresso di Vienna e la nascita del Ducato di Lucca che diventò Provincia, estese il suo ambito territoriale all’intera costa della Versilia, Massarosa compresa, con grandi polemiche dei viareggini, che fino a quel momento ne detenevano il controllo. L’autonomia venne poi concessa nei primi anni del 1870 che condussero all’approvazione finale dello Statuto del Comune di Massarosa.
Signori e contadini, uomini e donne, giovani e anziani, hanno sofferto e gioito della terra, faticato e lavorato con saggezza, volontà e fede, trasformando una disordinata sterpaglia e una palude di piante e di stagni melmosi, un tempo malsani e selvaggi, in un grande, ordinato e colorato giardino.
È proprio da Massarosa che iniziamo insieme questo viaggio.